sabato 31 gennaio 2009

Panda

Dovrebbero morire. Così almeno secondo un professore che ho incontrato da poco ma che continua a stupirmi. Affermazione che di certo non suscita la simpatia generale ma che in cuor suo ha un fondo di verità. Animali enormi che si cibano solo di una pianta.
Totale incapacità di adeguarsi al cambiamento.
Li ammiro.

Il segreto

Non c'è. Forse è solo un trucco. Il palliativo è far finta di non ripercorrere e pensare ad altro, credendo di non aver tempo. Il tempo c'è sempre e per tutto. La vera difficoltà è saper questo.

martedì 27 gennaio 2009

27 Gennaio 1945

Giornata della memoria.
Avevo pensato a video da linkare o da pubblicare, a canzoni o poesie, a brani di qualche scritto che meglio di altri ci hanno permesso e ci permettono di non dimenticare. C'ho ripensato.
E' un compito questo niente affatto facile per chi come me è nato talmente dopo da poter solo (e per fortuna) vivere di riflesso quelle emozioni.
Ricordare tutto, non sperando di poter capire o sentire, solo ricordare al fine semplicissimo di non dimenticare.
Così ad ognuno il suo modo di scoprire perchè e per come dovremmo ricordarci di una data, di un periodo in realtà, che troppo spesso è lasciato conoscere a coloro che per qualche motivo ne sono in contatto.
Avevo pens

mercoledì 21 gennaio 2009

Pagina 69

"doppiato per potenzialmente possedere qualcosa di potenzialmente mio, e ancora costretto a non possedere, a considerare non mio quindi potenzialemnte altrui ciò che potenzialmente sto possedendo. Il dolore di dover sopportare che il potenzialmente mio sia potenzialmente altrui, o, per quel che ne sapevo, altrui magari anche di fatto, questo goloso geloso dolore è uno stato di tale pienezza da far credere che l'innamoramento consista tutto solamente nel dolore, cioè che la golosa impazienza non sia altro che gelosa disperazione, e il moto dell'impazienza non sia altro che il moto della disperazione che s'avvita dentro se stessa facendosi sempre più disperata, con la facoltà che ha ogni particella di disperazione di sdoppiarsi e disporsi simmetricamente alla particella analoga e di tendere a uscire dal proprio stato per entrare in un altro stato magari peggiore ma che dilanii e dilaceri questo.
In questo tira tira, tra i due vortici, ci si andava formando un intervallo, e fu questo il momento in cui il mio stato di sdoppiamento cominciò a essermi chiaro, dapprincipio come una divaricazione della coscienza, come una specie di strabismo della presenza, del senso di presenza di tutto me stesso, perchè non era solo il nucleo a essere interessato da questi fenomeni, già sapete che tutto quel che capitava lì, nei bastoncini del nucleo, si rifleteva in quello che succedeva nell'estensione della mia affusolata persona fisica, comandata appunto da quei bastoncini. Così anche le mie fibre di citoplasma s'andavano concentrando in due direzioni opposte e assottigliandosi nel mezzo fino al punto che sembrava che io avessi due corpi uguali uno ad una parte uno dall'altra collegati da una strozzatura che si affina si affina fino a diventare filiforme, e in quell'istante ebbi per la prima volta la coscienza della"

I'm a luchy man

Riflettevo in qualche breve istante che la nostra libertà è concessione di qualcun altro. Quello che conquistiamo noi, ogni forma di libertà è nostra nel limite dei suoi frutti, che verrano goduti da altri. Trovo questo l'essenza stessa dell'amore più assoluto.
La mia ricerca costante di libertà nel senso pieno della parole, leggi realizzazione-felicità-serenità-soddisfazione-leggi vita, è perchè qualcun altro mi ha messo nelle condizione di poterlo ottenere o quantomeno di aspirare a.
Non ci fossero stati loro difficile dire cosa averei aspirato a.
Forse crescendo mi riaproprierò di questa libertà che è mia, in assoluto, ma che pensandoci quel poco che basta, non posso essermi conquistato da solo.
La fortuna si vede da piccole e grandi cose.

martedì 20 gennaio 2009

Aperitivo in facoltà

Abitudine da coltivare. Magari in futuro.
Un pò oltre le parole che inevitabilmente si perdono nell'occasionalità dell'evento e un pò più concentrato sulle persone sedute. Spunti di riflessione ignoti agli interlocutori ignari.
I frutti sono stati un pò di pensieri che avevano bussato con arroganzaalla mia finestra qualche ora prima mentre, come ormai consuetudine, mi accingevo a fare qualcosa di naturale.
Ho iniziato a contare le persone, compresa me, alle quali ho sempre e comunque detto tutto. Alle quali non ho mentito o omesso niente di niente. Ergo ho iniziato a contare le persone, compresa me, delle quali mi fido.
Risultato scontanto.
Tutto ciò premesso non altera la verità dei sentimenti, degli affetti e dei gesti. Delle parole come delle azioni. Solo la presa di coscienza che la vera difficoltà non sta nel fidarsi ma nel suo contrario. Quasi a dire aggravato dall'evento, che poi evento non è.

lunedì 19 gennaio 2009

Peso specifico

Che quello dell'anima sia di 21 grammi inizio ad avere i miei dubbi.

Parole

I link di questi giorni non sono un caso. Ovviamente. Quasi nulla lo è per davvero. Non lo è in genere la scarsa attenzione che riservo alle cose (per me) importanti, così come non lo sono le reazioni a cose (per me) intolleranti. E' che di parole ne avrei, ne scrivo e ne rileggo. Manca decisamente la voglia di trasmetterle. Consapevolezza del sentito, all'incirca. Così le cerco nei miei ricordi, nelle parole di qualcun altro. E' un momento anche questo e come tale passerà.
Solito dolce post pranzo, e nonostante questo uno strano sapore in bocca. Nessuna medicina però, solo un altro pò di esperienza.


martedì 13 gennaio 2009

Darwin Awards

Non ci credo ma è vero.

2008: http://www.haisentito.it/articolo/darwin-awards-2008-le-morti-piu-assurde/13271/
2007:http://dreamsite.thecobwebnet.net/blog-trash-in-rete/le-morti-piu-stupide-del-2007.html

Buone giornate

Forse oggi è una di queste.
Non che ci sia stato nulla di speciale, ma la sensazione è quella.
Un risveglio un pò assonnato ma convinto; un pranzo con gli amici che è come olio sul fuoco, ma in senso positivo.
Poi ancora una mattinata che la vivo e mi chiedo che male ci sarebbe stato a volerle vivere tutte così. E un pomeriggio che non mi impensierisce se non fosse per i postumi del pranzo.
Buona giornata finora. con i dovuto scongiuri, corni e controcorni confermo.

mercoledì 7 gennaio 2009

Error

Ne commetto anche io, soprattutto io.
Alcuni sono stati gravi, hanno lasciato il segno e nonostante il passare dei giorni me li posto dietro, con costanza e coscienza.
Altri mi hanno permesso di non rifare lo stesso due volte.
Altri ancora non sono serviti a niente. Sono i più a dire il vero.
Qualcuno l'ho addirittura ricoperto con un sorriso, ma ammetto che non è servito ad attitire il busso. Anche loro hanno un proprio rumore.
I migliori sono quelli che ho fatto. I peggiori quelli che farò.
Tutti ugualmente inaspettati e non voluti. Forse è questo che davvero li qualifica.
E si va...

domenica 4 gennaio 2009

L'origine degli uccelli

"Adesso, queste storie si raccontano meglio con dei fumetti che non con un racconto di frasi una dopo l'altra. Ma per disegnare la vignetta con l'uccello sul ramo e io affacciato e tutti gli altri a naso in su, dovrei ricordarmi meglio com'erano fatte tante cose che io ho dimenticato da tempo: primo, quello che io adesso chiamo uccello, secondo quello che io adesso chiamo io, terzo il ramo, quarto il posto dove ero affacciato, quinto tutto gli altri."

Discorso sul carattere

M'è presa così in questi giorni.

Due note in fila le sapeva mettere.

Jeff Burkley - Forget her

Enunciazione

Un'amica a Tel aviv per la quale visti i carri armati sono leggermente preoccupato. Un amico fraterno, che ha la ragazza a Tel aviv. Domande che girano come neutroni impazziti nel cervello. Nessunissima voglia di darmi risposte. Stanchezza. Voglia di ricominciare e di andare diritto per la mia. La sveglia di domani. La sola di oggi. Il pranzo di martedì e il traffico di giovedì. Il fatto che alla fine della fiera, senza bisogni e grossi eventi, posso contare fino ad uno. La natura umana che mi si incula a dovere. La natura umana che inculo a dovere. Ti con zero e l'arte della guerra.
Molto più simili delle aspettative.

sabato 3 gennaio 2009

Ogni epoca uno stile.

Meraviglioso, E' vero credetemi è accaduto di notte su di un ponte guardando l'acqua scura con la dannata voglia di fare un tuffo giù.
D'un tratto qualcuno alle mie spalle forse un angelo vestito da passante mi portò via dicendomi Così: Meraviglioso!
ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso.
Meraviglioso perfino il tuo dolore potrà guarire poi meraviglioso; ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto:ti hanno inventato il mare! Tu dici non ho niente, Ti sembra niente il sole! La vita l'amore Meraviglioso, il bene di una donna che ama solo te meraviglioso. La luce di un mattino l'abbraccio di un amico il viso di un bambino meraviglioso meraviglioso! Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto:ti hanno inventato il mare!Tu dici non ho niente Ti sembra niente il sole!La vita l'amore meraviglioso, la notte era finita e ti sentivo ancora. Sapore della vita Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso.

venerdì 2 gennaio 2009

Velocità silenziosa

"una bella bici che va
roteante fluidità
bici futurista, bici d’artista sarà
(...)
una bella bici che va
pedalante mobilità
nel suo portapacchi
quel che ci ficchi ci sta"

Desideri e paure

Anni fa vinsi la scommessa della mia vita.
Era un testa e croce e la posta era molto di più di ciò che appariva.
La storiella del peso specifico della moneta da due euro mi convinse. Ci vedevo del romanticismo alla Don Chisciotte. Pensandoci oggi, 54 contro 46, è molto più di quanto abbia mai deciso di rischiare. Per paura certamente, ma anche perchè mi hanno insegnato a non scommettere mai senza possibilità di vittoria. Mai creduto nelle palesi rivoluzioni, molto più nei cambiamenti del singolo.
Le mie buste della spesa non hanno fotografi alle spalle.
La riflessione m'è nata ora. Notavo che manca quella stessa foto che ho osannato, sulla quale ho pianto e sperato. Che ho regalato e nella quale ho creduto, e credo.
Motivo per tutto e per tutti. Manca, ed un perchè c'è.
La sensazione che si prova quando capisci/comprendi/apprendi che sei stato tradotto/interpretato/letto. Non capita da molto. Gli allarmi sono in lingua italiana sistemi contro-furto.
Ieri sera, quasi dal nulla, torna la legenda della moneta. La lancio in aria tre volte. Dante perde ancora. Quel Dante che alla fine vince sempre, ha perso ancora. Solo ricordi che adeguo al presente.
Presente in cui quella stessa moneta non ho la minima voglia di lanciare.
E si che l'investimento credo lo giustificherebbe.
Mento a me stesso sempre e comunque, difficilmente lo faccio con agli altri. Qui no però.
Persone diverse a tenere la maggioranza delle possibilità, per esser chiari.
Il tutto per tornare al punto di partenza, alle conclusioni che già avevo tratto.
Crescendo perdo la memoria, ora quella delle sensazioni, aspettando di perder l'altra.
Meno facile di quel che si crede. Il rumore della sveglia sempre meno aiuta a resettare il sistema.
Felice perchè questo accada, chissà mai che riesca ad imparare qualcosa nella vita.
Viaggio di ritorno in cui il silenzio aveva per tutti il peso dell'oro.
Porta di casa, entro. Tolgo il giacchetto, ho sonno. Due euro. Nuovi contraenti. Lancio. Avevo promesso di non farlo. Punto sul cavallo perdente. Fiducioso come al solito. Perdo. Non me l'aspettavo. Sorrido e mi dico che così imparo.
Buonanotte Ric.

giovedì 1 gennaio 2009

Tra impressionisti e pazzi surrealisti

Affare all'apparenza futile quello della scelta del calendario, ma che ho scoperto nascondere in realtà grandi interrogativi. Van gogh vs Dalì.
L'impeto del primo contro i dettagli del secondo. Se da un lato non c'è stato però Munch, col suo urlo pigliatutto, contro Persistenze (della mia memoria), dall'altro c'è stato la ricerca affannosa di forme. Non siate maliziosi: leggete chiarezza.
Volti ben delineati e occhi nitidi. Gran parte delle emozioni insomma.
Se a ciò, unisci il trascorre dei giorni, capisco che la scelta richiede sani secondi di attenzione.
Anche se non è proprio tra i fattori di qualifica dell'anno che spero verrà, scelta di chiaro segnale di continuità. La mia!