lunedì 28 dicembre 2009

Ventiseisimo cavalleggieri

Serve da calibrar bene le parole; quasi disabituato all'esercizio, muovo con timore dita sulla tastiera e pensiero.
A ben pensare prendo forma e lineamenti. Di fondo mi trovo fuori tempo, fuori posto, ma va là che di tanto in tanto apprendo e rielaboro. Ovviamente non ricordo le promesse da marinaio del quarto di secolo infranto ma, testimone diretto dell'oggi, depongo a discarico della leggerezza di cuore.
Niente di che, per carità.
Campagnole per colazione, doccia e giornale, in pieno stile famiglia del Mulino.
Esprimo il desiderio che, l'ammetto, farebbe rider anche l'ultimo dei Geni e vado ad infilarmi pantaloni. Anche la scelta del capo nasconde, l'ho capito da poco, l'indice dell'affetto.
Vaglielo un pò te a spiegare al mondo che vuol dire.

martedì 8 dicembre 2009

Tre cavalli

"Mi piacciono quelli che dicono di no da zitti. E lo fanno, il loro no, senza agitarlo prima. E vent'anni dopo eccolo regista. Fortuna, ma ci sono fortune che vanno in braccio al primo che incontrano, fortune puttane che piantano subito e vanno col prossimo e invece ci sono fortune sagge che spiano una persona e la collaudano lentamente."

Oggi albero

Le rivoluzioni di giornata, quelle quotidiane e meno rumorose. Il martedì vestito da domenica a dar continuità alle impressioni. Poi si, certamente loro, le impressioni, a dar qualcosa su cui sdragionare. Il capello in quattro ad averne più di due.
Foglie spostate dal vento che, agli occhi di Fido, è acerrimo nemico.
Singolari i colori quando si vorrebbe saper dipingere. I grumi di rosso e di blu a dar dimensione oltre che luce. Bene così, perchè mi ci sento. Bene così perchè me ne sto riappropriando.


sabato 5 dicembre 2009

Respiro

Imparato da solo che la tequila s'accompagna bene con il sale e limone, e non con l'arancia. Sulle mie mani sperimentato il freddo della tramontana, i solci provocati ed il torpore della glicerina che prova a riammorbidirle. Provato la felicità senza eguali, l'adrenalina che scorre in vena ed il cuore che sale sopra la gola. Apprezzato il pensiero, le mie pause e le mie debolezze. Cercato tutto quanto sopra esposto, spesso senza arrivare a nulla.
Non che a qualcosa volessi arrivare per la verità.
La forza e la ragione, la religione e le bestemmie che mi confermato il creduto.
Le abitudini, che son mie e tanto basta; l'amido di mais e il carboidrato, questo mia acerrimo nemico. La voglia di comprensione, troppo indientro rispetto alla capacità di comprendere.
Ad ognuno le qualità che merita.
La scuola, elementare, media, superiore, sspl che sia.
La maestra ed il banco. La penna nera, mai un astuccio. Il diario invece era l'agenda mps del c.a..
Il bandito ed il campione, Holly e Marck, Lupin o Zenigata, come a dire la staffetta di Rivera e Mazzola. Ce ne fossero amici, c'è ne fossero ancora.
Apnea finita, come la pausa.