giovedì 29 dicembre 2011

Buon non compleanno

L'ispirazione viene scrivendo. Non ho perso l'abitudine. E' solamente il torpore dato dai cambiamenti inevitabili. Tipo un lavoro. Tipo un conto corrente. Tipo una nipote che un po’ ti cambia. Vivo bene i miei compleanni. Li vivrei meglio se questo mio carattere non ostacolasse la naturalezza del mio voler essere. Tempo di bilanci diceva l'oroscopo. Il mio è in rosso. Rosso sangue direi.

La soddisfazione non fa parte di me. L'ho scoperto affittando il mio studio, assumendomi le mie responsabilità. Se lo si fa con serietà, allora può essere considerato un lavoro. Oggi no. Non lo dico, né lo so, per le circostanze. Oggi no perché penso ad un anno fa. Mi sono costate care tutte le scelte che ho fatto. La partita doppia di oggi dice che non c’ho guadagnato. Avrei potuto vivere un rapporto se solo sapessi comunicare. A volte penso che avrei potuto addirittura essere felice. Poi rifletto. E’ vero, non va. Poi realizzo che ieri sera a cena avevo l’ingombrante Carol, parte integrante di me. Che questo pomeriggio vedrò mia nipote, che i miei sono quasi felici di me.

Manca la mia vita. Ancora chiusa in trentatre metri quadrati.

Sono un fatalista. Umbria Jazz di qualche anno fa, un poeta da quattro soldi mi disse che da me ci si aspettano grandi cose. Gli ho creduto. In realtà sono felice.