I messaggi non sono il mio mezzo. Oggi lo sono stati. Ne ho ricevuti di bellissimi, di emozionanti, alcuni addirittura entrambe le sensazioni insieme.
C'è il sospetto che mia nipote possa essere mancina. Come quando è nata.
L'ho appreso mentre salivo a due a due le scale dell'ospedale, in quel caso, di casa, oggi.
Strano come mio fratello decida di comunicarmi cose importanti come questa così, con tre, quattro parole. Non mi aspettavo uno "spero che ti somigli"; non le augurerei questo. Mi piacerebbe solo che fosse infinitamente felice. Lavorerò anche per questo.
C'è il forte sospetto che la mia capacità di non interessarmi a persona sia in crisi.
Notizia è che sta accadendo. Tutt'altro che da poco.
Per me, è tipo lo scoprire di essere diventati destri tutto d'un colpo.
Ho anche avuto la conferma che mia madre, quando ha bisogno di parlare con me, avvia il discorso di spalle, sistemando i vestiti che ho già sistemato io.
Ho un buono spirito di osservazione. E' molto probabile che un nipote vede ciò che una figlia non può o non vuole vedere. Se ne stanno andando. Ho ammirato l'amore con cui mia nonna paterna ha curato, amato, convissuto con mio nonno. Ho imparato, allora, a capire le persone dallo sguardo, visto che s'era dimenticato tutte le parole. Ho imparato, oggi, ad ascoltare sempre le stesse storie. A consolare con la realtà di cosa è stato una madre che è anche figlia, pur con tutte le carenze del caso. Ammiro in diretta l'amore diverso di due persone che insieme hanno saputo costruirsi la loro felicità, disinteressandosi del resto. Se ne andranno insieme. Sarebbe ingiusto qualunque altra tempistica.
Oggi mi sono sentito vivo.