lunedì 28 dicembre 2009

Ventiseisimo cavalleggieri

Serve da calibrar bene le parole; quasi disabituato all'esercizio, muovo con timore dita sulla tastiera e pensiero.
A ben pensare prendo forma e lineamenti. Di fondo mi trovo fuori tempo, fuori posto, ma va là che di tanto in tanto apprendo e rielaboro. Ovviamente non ricordo le promesse da marinaio del quarto di secolo infranto ma, testimone diretto dell'oggi, depongo a discarico della leggerezza di cuore.
Niente di che, per carità.
Campagnole per colazione, doccia e giornale, in pieno stile famiglia del Mulino.
Esprimo il desiderio che, l'ammetto, farebbe rider anche l'ultimo dei Geni e vado ad infilarmi pantaloni. Anche la scelta del capo nasconde, l'ho capito da poco, l'indice dell'affetto.
Vaglielo un pò te a spiegare al mondo che vuol dire.

Nessun commento: