giovedì 3 settembre 2009

Et simila

Non so spiegare bene la sensazione, un mio amico dice che andare a 60 all’ora su una moto è una cosa, su un cavallo un’altra. Vero. Ma non è solo questo. La mia prima volta al galoppo è stata emozionante, spaventosa a tratti, perchè hai paura dell’imprevisto, di cadere all’improvviso o che il tuo cavallo decida di fermarsi puntando gli zoccoli e di scagliarti a terra tipo fionda. Ma poi ti godi l’attimo, ti rilassi, anche lui si rilassa e non ti sembra vero. Hai presente quando il panorama scorre veloce ai lati della vista? Come su un treno guardando fuori dal finestrino, ecco è la stessa cosa, vedi la sua testa che sale e scende ritmicamente e vedi alberi, sassi, cespugli, erba che corrono veloci in senso contrario. Ti concentri guardando avanti e ti rendi conto che l’unico rumore al mondo in quell’istante è il suono degli zoccoli al galoppo, il fiato di quell’animale stupendo che è sotto di te. Ansima, sbuffa e soffia, pensi alla fatica che sta facendo, a quella che fai tu per rimanere in equilibrio, non sbilanciarti o sbilanciare lui. Pensi che al tuo cavallo che sta correndo e pensi che sia felice. Almeno quanto te.

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