lunedì 7 settembre 2009

In alto a sinistra

"Durò un anno, un intero anno contro tutti gli altri passati e tutti quelli a seguire, un anno per gridare esultando d'improvviso per una felicità di carne spalancata. Stingevo senza capire. Lo chiamavamo in fretta, di sfuggita, crampo di poche parole, avido d'altro."
"Se me ne vado che farai?" chiese. "Non farò niente, proprio niente, non viaggerò lontano per dimenticare. Mi alzerò tutti i giorni, lavorerò sodo come sempre, la domenica andrò ad arrampicare. In una settimana avrò di nuovo imparato a dormire da solo."
Tiravo ad indovinare si du me, sbagliavo di poco, ma parlavo soltanto del corpo.

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