sabato 4 agosto 2012

Anniversario

Ricordo con affetto incondizionato la Cagiva che da San Martino scese giù fino al Poggio.
Ricordo l'assenza del casco, la velocità bassa, forse per il vestitone a fiori che con il senno di poi era della sig.ra Catia. Le campagnole della mulino bianco più grandi che io abbia mai visto.
Al di la delle date convenzionali, l'economia politica si studiava in agosto.
Non è stato il nostro risultato migliore. Non c'ho mai capito nulla di economia e di investimenti.
Tu, forse, più di me.
Con il decennio della crescita direi che il guadagno è stato netto.
Ricchezza, almeno per me.
Ne vedo le tappe.
Sorrido.
 Credo che derivi da questo sorriso l'assoluta convinzione che il tempo migliora ricordi e sensazioni. Sempre in agosto ci fu l'atlante di cui si parlava qualche giorno fa.
Le intelligenze non esistono.
Siamo uomini anche se vorremmo essere caporali. Ed allora salta subito alla mente l'unica notte della mia vita nella quale pur se steso sul mio letto non ho dormito.
Ricordo, come se fosse ora, le auto passate in rassegna per tutto il parcheggio a cercar quella di un familiare, anche non convivente.
Non c'erano.
Avessi occhi così buoni da ricordare, probabilmente, potrei citar targhe e modelli. Col decennio ammetto che anche i sensi di colpa aiutano.
Poi riparto e la mente va al giorno delle ciambelle, alle dormite sul letto di cui sopra. Arriva, di botto, il divanetto di Luigi XIV, i gavettoni in biblioteca e i giorni delle nostre lauree.
Poi penso a dieci anni prossimi, all'ingrombo di fondo per chiunque altro, pur nel crescente rispetto di spazi e tempi. Cresco anche io, miglioro ma non mi muovo.
Poi i principi di fondo, diversi ma comuni.
Poi ammetto di non aver una lira per il tuo regalo, almeno oggi.
A volte nella vita vi è un'accelerazione. Aveva ragione Siro, per una volta.
Buon anniversario Luce.
T'adoro.

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