venerdì 11 novembre 2011

E un pò l'orso che si risveglia in Vento di Passioni

Alla fine torna sempre. Ogni volta mi dico di non doverla più combattere, di non dovermi più comportare come se non stesse lì per farsi sentire di nuovo.
C'è stato un momento, dopo l'esame, in cui ho creduto che le cose potessero davvero cambiare. Per me in primis. Ed invece no.
Conosco qualcuna. La incontro, la conosco. Non le do il tempo di farsi conoscere, né di conoscere me e mi sento stretto. Ed allora evado. Dal nulla in realtà. Ma evado.
Torno alla mia giornata. Passeggiata con Iago, poi il tribunale. Il venerdì sera con Peppe, il Cimo ed il Sim. Il sabato a casa. Stanco per la raccolta delle olive o soltanto perchè c'è troppa gente in giro. Il caffè. Carol che risponde al telefono dicendo che richiama e poi non lo fa. Torno a mia nipote, a mia nonna che doveva morire quattro mesi fa ed invece ancora è qua a rompere. Torno alle aspettative dei miei. Torno alle mie di aspettative. Torno ad un lavoro che non c'è, alla mia voglia di farcela. Non basta. Non può bastare. Ed allora non chiedo ne pretendo che qualcuno capisca. Corro come il Forrest che ho postato. Il Dan a Miami mi fa pensare al se è questa la strada giusta. E se avessi seguito altre strade, altri sogni? Forse sarei lì. Forse. Ma sarei ugualmente bloccato. Voglio il rock degli ACDC, voglio le certezze che mi opprimono. Non vorrei mai ferire nessuno in questo cammino, ma se non ferisco non provo neppure a camminare. Legittima difesa è la mia scusante. Lo ammetto.
Serve a qualcosa? Mi sentissi in colpa, o sbagliato, servirebbe a qualcosa? Mi accetto. Mi piaccio. Nono voglio rotture. Non voglio progetti. Non voglio sapere cosa farò domani sera. Non ora. Non ieri. Di certo non domani. Ho il mio equilibrio. Non voglio chiudermi e riccio come mio solito. Non so fare altro però.
E un pò l'orso che si risveglia in Vento di Passioni.

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