martedì 4 agosto 2009

Annotazioni

Descrivere un mondo che poco conosco non è tanto difficile quanto, appunto, poco attendibile.
Sono ancora nella fase dell'apprendimento delle regole, ascolto l'esperienza e faccio qualche volo col neurone.
Gira in testa da qualche giorno la massima della gita a Fiuggi con l'accortezza di non portarsi l'acqua da casa. Non so perchè ma ci trovo della sana verità.
Non ho bisogno di riposo, non lavorando ciò cozzerebbe di gran lunga con la realtà dei fatti; non è neppure bisogno di staccare la spina, perchè è da quel cavo che traggo corrente.
Ho semmai l'esigenza di modificare la gestione del tempo, di dar spazio e fare, ciò al quale dedico poco spazio e non faccio il resto delle giornate.
Vorrei scrivere d'altro.
Delle sensazioni totalizzanti che vivo; di come cresco illudendomi di riuscire col passare delle musate a gestire il tutto. Vorrei scrivere della memoria ma, a tal proposito, solo elefanti hi-tech potrebbero comprendere.
Il condizionale è d'obbligo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

totalizzanti...