lunedì 16 marzo 2009

Vento

e c'è n'era tanto oggi.
Per caso ma poi non molto. Il tempo per un caffè, lunghetto. Dove andiamo?! Tu gira che da qualche parte arriviamo. Nel percorso c'è un pò di tutto. La laurea, mia e sua. Le aspettative, mie e sue. I racconti suoi e le novità, questa volta mie. Le aspirazioni di tutti e due, il partito e le delusioni. I sindacati e il domani. L'Iphone. Il minimetrò e il ponte sullo stretto. Il posto sicuro e quello pericoloso. Gli anni in cui i nostri avevano la nostra, di età, e i passi e le gambe. I mesi che passano ed il piacere di confrontarsi. Un caffè che non so perchè l'abbiamo preso lì. Una quantità di anelli che rivedendo il filmato di tutto non gli ho chiesto come mai portasse. Un cappello che cambia ma che fa rimanere inalterate smorfie e quasi parole. Una mia incapacità assoluta di sentir freddo in mezzo alla bora. E poi lì davanti, quasi come un'eresia. Sigaretta. Non me l'ha offerta perchè sapeva che non fumo. Una tenerezza che da uno della sua taglia non t'aspetti. Idem per me. Ohi, è tardi. C'hai ragione, sarà meglio tornare. La sua ragazza e l'indipendenza. E' tardi ma nel frattempo altri trenta minuti son passati. E' ancora più tardi.
E' soprattutto un piacere. Lui dice di confrontarsi, io di conoscerci.

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